Categoria: Selvatica Monti Livornesi (Pagina 11)

ANNULLATO CAUSA MALTEMPO Partendo dal paese di Castellina Marittima cominceremo subito a salire, e guadagnando quota subito la vista sul mare si fa incredibile, davanti a noi comincia ad aprirsi gran parte della costa Toscana. Continuamo passando fra sorgenti e castagni, passiamo dagli affioramenti ofiolitici dei gabbriccioli e, con da un lato le pale eoliche di Chianni, giungiamo sulla cima di Poggio Pianacce sul quale pranzeremo. Da qui la vista è incredibile verso ogni direzione, dal promontorio di Piombino fino alle Apuane, davanti a noi le Colline Livornesi viste da dietro e più oltre il mare e l’Arcipelago Toscano. Partenza: ore 10:00Ritrovo nel parcheggio accanto la rotatoria per entrare a Castellina MarittimaGuarda su GoogleMaps Ritorno: ore 15:30 circaLunghezza percorso: 8,00 km circaSalita complessiva: 350 m circaCosti escursione: € 15 a persona (€12 Socio Selvatica),Continua a leggere…

Fenomeni geotermici, miniere e utilizzo storico del territorio. Percorreremo i sentieri che costeggiano il Botro Fortulla, sulla strada un tempo percorsa dai carrelli carichi di minerale provenienti dalle miniere soprastanti. Incontreremo la Sorgente della Padula, un tempo usata probabilmente per le proprietà delle sue acque dagli Antichi Romani. Dopo esser passati dalla Macchia Escafrullina ci troveremo davanti uno spettacolo inusuale, il terreno gorgoglierà e sembrerà ribollire, vedremo sgorgare acqua da piccoli fori fra bolle, sbuffi dal terreno e odore di zolfo. Poco più avanti ci fermeremo per il pranzo con uno dei panorami più belli delle Colline Livornesi, uno sguardo diretto sull’arcipelago toscano. Dopo pranzo andremo a vedere la miniera di Campolecciano perContinua a leggere…

In questa escursione ci addentreremo nella Foresta di Valle Benedetta. Lungo questi sentieri, troveremo piante che ci ricordano di quando il clima era ancora più freddo di quello di adesso, ma che si sono salvate grazie al microclima di questa stretta valle scavata dal Torrente Ugione. I Bucaneve (Galanthus nivalis) sono tra i primi fiori dell’anno, e devono il proprio nome al fatto che, in alcuni casi, bucano la neve coi loro bianchi campanellini. Per questo motivo nel linguaggio dei fiori rappesentano la speranza, e sono associati alla festa della Purificazione in quanto simbolo di purezza e candore. Nell’antica Grecia erano legati al Mito diContinua a leggere…