Giugno, il mese delle lucciole! Escursioni sui Monti Livornesi
Le lucciole sui Monti Livornesi: uno spettacolo della Natura per grandi e piccini insieme alle Guide di Selvatica Dario e Beatrice.
Le lucciole sui Monti Livornesi: uno spettacolo della Natura per grandi e piccini insieme alle Guide di Selvatica Dario e Beatrice.
Il Monitoraggio Nazionale e la convivenza - Fra cattiva comunicazione e scienza Interventi: Il lupo: Biologia, gestione e buone prassi di convivenza - Paola Fazzi (Selvatica APS) Monitoraggio Nazionale del Lupo - Marco Lucchesi (Selvatica APS) Il lupo negli ambienti antropizzati: confidente, abituato, pericoloso? - Valeria Salvatori (Istituto di Ecologia Applicata) Un predatore divorato dalle bufale, tra Social Media e cattiva informazione - Dario Canaccini (Selvativa APS) Col patrocinio di: Comune di Livorno, Comune di Rosignano Marittimo, Comune di Collesalvetti
Una breve escursione riservata esclusivamente ai soci di Selvatica offerta dalle nostre guide ambientali e dal nostro socio astrofisico.
Vi ricordo per chi non fosse ancora socio che può provvedere da qui https://www.selvatica.eu/selvatica-socio/
Un paesaggio lunare su una collina dalla storia geologica e dalle parvenze di un monte, roccia nuda ma ricoperta in primavera/estate di fiori belli quanto rari. Saliremo la valle rocciosa facendo un piccolo fuori sentiero che ci permetterà di raggiungere la cima del Monte Pelato. Aspetteremo di ammirare il tramonto sul mare e dopo cena ridiscenderemo.
Lorenzo Gordigiani collaboratore di Tethys Research Institute e Sofia Bonicalza del Gruppo Foca Monaca APS ci parleranno di cetacei nel Mediterraneo e del ritorno della foca monaca
Quercianella, paese noto per il turismo balneare nasconde alle sue spalle un bosco poco conosciuto ma ricco di soprese.
“Dovemmo attraversare luoghi senza strada, aspri, macchiosi, e salvatici, abitazioni vere di cignali, e di lupi” Giorgio Santi, naturalista, fine ‘700, a proposito dei boschi di Montioni.
“Non è la solita escursione all’Acquedotto di Colognole“, perché non vedremo soltanto le sorgenti dell’Acquedotto Leopoldino (che già da sole varrebbero la pena), ma partendo dall’abitato di Colognole scenderemo sul letto del Morra e ne risaliremo un tratto davvero spettacolare, fra pioppi e carpini e strutture ottocentesche dimenticate in mezzo al bosco.
Una camminata attraverso la fitta macchia di Parrana lungo sentieri poco usati dagli escursionisti. Passeremo sotto i resti dell’antico Acquedotto Leopoldino sovrastati da querce e carpini. Vedremo le cave usate per erigere l’acquedotto.
Una lunga camminata che attraversa la Riserva di Castelvecchio, fra boschi di caducifoglie e un sacco di aceri di varie specie che in autunno creano un’atmosfera unica.
Una lunga camminata che attraversa la Riserva Regionale dei Monti Livornesi, dal Cisternino alla Foresta della Valle Benedetta, un'ottima preparazione prima delle feste di Natale!
La storia, una lecceta incantata, torrenti, mulini e ghiacciaie settecentesche.
L’Eremo della Sambuca, le storie, le leggende.
I volontari e le guide di Selvatica APS vi condurranno sul torrente Ugione, percorrendo un transetto del monitoraggio della Salamandrina perspicillata, illustrando le tecniche usate nel 2022 e che saranno ripetute nel Febbraio del 2023.
L'iniziativa può essere propedeutica per chi fosse interessato a partecipare al monitoraggio 2023.
In questa escursione ci addentreremo nella Foresta di Valle Benedetta. Lungo questi sentieri, troveremo piante che ci ricordano di quando il clima era ancora più freddo di quello di adesso, ma che si sono salvate grazie al microclima di questa stretta valle scavata dal Torrente Ugione.
L'acqua caratterizzerà la prima parte dell'escursione, dentro una stretta valle fluviale, fra muschi e felci molto particolari e salti d'acqua, fino ad arrivare alla bellissima cascatella di Botro alle Donne.
Da qui ripartiremo alla ricerca del Masso del Montalone.
Antichi misteri e riti preistorici legati all'astronomia caratterizzano questo luogo molto particolare.
Un viaggio attraverso la macchia mediterranea, fra ornielli e lecci, campi incolti e forteti, nel cui fitto si aggirano numerosi animali, cinghiali, volpi, martore, caprioli e lupi. Il percorso consente di poter vedere dall’alto il Botro di Calignaia e man mano entra nella valle del torrente, scavata dal suo antico scorrere e dalla mano dell’uomo, che da quelle rocce ha tratto il macigno che sta alla base di gran parte dell’edilizia storica livornese.